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Psicoanalisi ecologica di Samuele Filomena

Aggiornamento: 19 apr

I riferimenti bibliografici sono principalmente S. Freud ed una lettera che scrisse a Maria Bonaparte nel 1937, che si trova nella introduzione al Disagio della Civilta’, Ferencz Il bambino non accolto e l’istinto di morte, Winnicott Gioco e Realta’ ed in particolare il capitolo V, ed Eugenio Gaddini.

Qui si fa vivo il problema dell’ambiguita’, il paziente da una parte vuole stare meglio, ma allo stesso tempo inizia a sentire il pericolo del cambiamento.

Il fenomeno dell’ambivalenza, come anche le patologie Bipolari possono essere spiegate solo se teniamo in considerazioni non una ma due forze che operano contemporaneamente nella mente di ognuno di noi.

Fino ad anni recenti la psicoanalisi si e’ basata sulla Libido e sulle sue vicissitudini, tralasciando l’aggressivita’ o considerandola come sussidiaria alla libido.

Invece come Freud ci dice nella lettera è proprio l’aggressivita’ che all’inizio della vita e’ rivolta verso l’esterno e tutta la libido all’interno a garantire la coesione del Se’. Con la presenza di una figura che si occupa del bambino e che provvede alla illusione della non discontinuita’ con lo stato intrauterino, il neonato disinveste l’aggressivita’ dal mondo esterno per poter investire gli oggetti con la libido.

Erroneamente l’aggressivita’ e’ considerata una forza distruttiva, invece qui e’ una forza vitale volta alla sopravvivenza ed in particolare allo sviluppo di un sistema oro-gastrico che permette l’assunzione di cibo liquido (latte) che permette la crescita corporea.

Invece la libido e’ una forza che mantiene i legami con gli altri ed assicura la dipendenza. Famosa e’ l’analogia di Freud dell’ameba, Winnicott ci parla degli elementi maschile e femminili puri e Gaddini della psico-sensorailita’ e della psico-oralita’.

Questo caso e’ un po’ piu’ complicato perche’ un bambino simbiotico in questo caso viene scambiato come se fosse autistico.

Le differenze tra funzionamento liquido della mente e solido sono evidenziate nella letteratura psicoanalitica da questi autori, pensiamo alla differenza tra madre ambiente e madre oggetto di Winnicott. Freud usa l’analogia dell’ameba dove il corpo dell’ameba si differenzia dai tentacoli sensoriali.

Gaddini parla di imitazione e di come il corpo funziona come organo di percezione cambiando come risposta all’ambiente e le introiezioni, prima incorporazioni e le proiezioni.

Da questi due modi di funzionare e dalla loro integrazione emerge l’identificazione come forma adulta e matura di interagire nel mondo con gli altri.

Naturalmente all’inizio anche se il neonato allatta, non possiamo parlare di una funzione orale, ma la suzione e’ la scarica per via muscolare della aggressivita’ primordiale, ed e’ solo con il processo di separazione -individuazione che iniziano a funzionare i meccanismi introiettivi-proiettivi.

Alcune considerazioni tecniche che ci possono aiutare nella relazione con i pazienti sono principalmente due, uno avere consapevolezza a che livello di funzionamento si trova il paziente e secondo poter scendere allo stesso livello di funzionamento e non stare ad un livello superiore o diverso.

Nei casi da me presentati al gruppo, i due casi adulti hanno una storia di esperienze traumatiche e quindi funzionano a livello liquido, mentre il bambino ed in generale in eta’ evolutiva la complicazione oltre alla coppia genitoriale viene soprattutto dal fatto che ci sono delle forze evolutive in atto e non una configurazione mentale stabile.

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